Tor Fiscale, il cohousing per adulti autistici scatena l’ira dei cittadini: “Cantiere abusivo”

Il progetto edilizio finanziato con 2,5 milioni di euro da privati prevede due appartamenti, laboratori e un grande spazio esterno da aprire alla cittadinanza

Nel quartiere di Tor Fiscale, nel VII municipio, c’è un progetto edilizio che sta facendo discutere. E parlare anche i muri. Parliamo di “Spazi Solari”, non un condominio di appartamenti di lusso, ma un co-housing dedicato a persone adulte con autismo, finanziato dalla “Massenzio Etica e Autismo”, un gruppo di associazioni composte da genitori e terapeuti. 

Il cohousing per adulti autistici

Il progetto ha origini lontane, oltre dieci anni fa. A mettersi insieme sono l’associazione “Etica e Autismo”, cioè familiari di ragazzi autistici, l’associazione “Il Filo dalla Torre Onlus” formata da psicologi e professionisti dell’abilitazione, l’associazione “Massenzio Arte” che si occupa di artigianato e arte e la “Dhyana Onlus” che cura la crescita individuale e relazionale. L’obiettivo è quello di costruire da zero un edificio con appartamenti, cucine, laboratori e tanto spazio esterno per attività all’aperto e orti urbani fruibili anche dalla cittadinanza. 

Il cantiere fermo per un anno

Dopo l’acquisto del terreno e la richiesta dei titoli autorizzativi e dei pareri di Sovrintendenza e Soprintendenza, vista la delicatezza dell’area dal punto di vista archeologico e pesaggistico, la prima pietra è stata simbolicamente posata solamente a settembre 2021. L’edificazione ha sfruttato il cosiddetto “Piano Casa”, quindi il cantiere è stato aperto tramite una dichiarazione di inizio attività presentata quattro anni prima. Tutto, però, viene sospeso a giugno 2024, dopo che già si erano verificati forti rallentamenti dovuti all’insorgere della pandemia di Covid e all’aumento dei prezzi dei materiali.

cantiere cohousing
La palazzina in costruzione

La protesta dei cittadini

“A un certo punto – racconta Alberto Belloni, responsabile dei lavori e referente della società proprietaria – un gruppo di dirimpettai di zona ci ha fatto sapere che a loro parere non avevamo le autorizzazioni necessarie e che il nostro progetto non rispettava alcune normative, come per esempio la distanza minima di dieci metri con gli edifici limitrofi. Allora abbiamo deciso di variare il progetto, abbiamo presentato una Scia a febbraio 2025, eliminando uno dei balconi per ridurre le distanze. Nonostante ciò, hanno continuato a sostenere l’irregolarità del cantiere”. 

L’esposto e la scritta contro il minisindaco Laddaga

Che è comunque ripreso a giugno 2025. Nel frattempo, però, al VII municipio è arrivato un esposto contro il progetto. Non solo. Il 2 luglio, su uno dei muri perimetrali di via Acilio Glabrone 7, è comparsa una scritta anonima: “No casa abusiva. Laddaga dormi? O ci fai?”. Il riferimento è diretto al presidente del VII municipio, Francesco Laddaga, accusato – evidentemente – di non aver vigilato adeguatamente sull’iter amministrativo. Non si sa chi abbia lasciato questo messaggio, non sono accertati i collegamenti tra i cittadini che hanno incontrato la società, chi ha firmato l’esposto e chi ha realizzato la scritta. Dovranno stabilirlo i carabinieri, che hanno registrato la denuncia contro ignoti depositata dallo stesso Belloni. 

“Abbiamo tutte le carte in regola”

Fino a oggi, l’investimento – totalmente privato – ha superato il milione di euro “ma arriveremo a oltre il doppio – continua Belloni – considerano non solo l’acquisto del terreno ma anche gli impianti, l’arredo, il materiale, i lavori. Rischiamo di vedere andare tutto in fumo perché ci viene contestato di essere abusivi, ma abbiamo tutte le autorizzazioni. La posizione dell’edificio, di tre piani per mille metri quadri complessivi, è decentrata rispetto all’area edificata proprio su richiesta della Soprintendenza, che è venuta quando abbiamo iniziato gli scavi. Gli uffici tecnici del municipio, dopo l’esposto e la scritta contro Laddaga, hanno chiesto tutte le carte e fatto ulteriori verifiche, ma non ci sono elementi critici, quindi stiamo proseguendo con i lavori”. 

Laddaga: “Progetto virtuoso, hanno rispettato ogni normativa e vincolo”

Sull’argomento si esprime anche Laddaga: “Il progetto di Tor Fiscale ha ricevuto i pareri positivi del Parco archeologico dell’Appia Antica e della Soprintendenza Archeologica, rispettando le prescrizioni – fa sapere a RomaToday -, la considero quindi un’operazione virtuosissima. Parliamo di un soggetto privato che si occupa di autismo e disabilità, che finanzia la costruzione, dentro ci sono anche gli stessi genitori dei futuri ospiti, non ci vedo alcuna speculazione. Questa struttura servirà molto al territorio, dove c’è carenza di servizi e dove anche noi come amministrazione stiamo cercando di portare a termine operazioni di risanamento. Ho conosciuto chi sta gestendo l’operazione, hanno previsto spazi aperti alla cittadinanza e per questo la prima volta mi hanno chiesto di essere messi in contatto con le altre realtà del municipio per avviare percorsi di collaborazione. Gli uffici tecnici non mi hanno segnalato criticità, è fatto tutto nel rispetto delle prescrizioni, dei vincoli e della normativa urbanistica. La scritta contro di me? Non dico nulla, solo che in tre anni ho sperimentato che anche se fai qualcosa di buono, c’è qualcuno che ha da ridire”. 


Tor Fiscale, il cohousing per adulti autistici scatena l’ira dei cittadini: “Cantiere abusivo”
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