Vaia,il cohousing per unire giovani, anziani e chi ha disabilità. Serve strategia nazionale che investa nella comunità

ANSA – 09 luglio 2025, 16:55

Il cohousing non è “solo un modello abitativo, ma una visione: costruire luoghi dove le persone – giovani, anziani, persone con disabilità – possano vivere accanto, sostenersi reciprocamente, generare valore insieme”.

Lo scrive, in un editoriale sull’Avvenire, Francesco Vaia, ex direttore dell’Istituto Spallanzani e direttore generale della Prevenzione al ministero della Salute, nonchè componente dell’Autorità Garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità.

“L’invecchiamento della popolazione, l’aumento delle famiglie mononucleari, la solitudine urbana – scrive Vaia – non sono solo numeri, ma interrogativi profondi. Costruire legami o accettare le distanze? Investire sull’inclusione o continuare a tamponare le emergenze? Il cohousing, soprattutto se pensato in chiave intergenerazionale e inclusiva, può rappresentare una risposta concreta a queste domande”. “Il cohousing – continua Vaia – può garantire una continuità di relazioni e di supporto, superando il rischio di isolamento. Ma è anche sollievo per le famiglie, che non sono più lasciate sole nel farsi carico di situazioni complesse, spesso per tutta la vita. Serve una strategia nazionale che non lasci sole le famiglie, che investa nel futuro delle comunità, che faccia del diritto all’abitare un diritto pieno: non solo alloggi, ma legami. Non solo case, ma comunità. Come Autorità, il nostro compito è promuovere questo passaggio: da un modello assistenziale a uno promozionale. Non solo garantire, ma attivare. Non solo tutelare, ma ispirare. È tempo di costruire insieme un futuro che non isola, ma include”.

https://www.ansa.it/responsabilmente/notizie/accessibilita/2025/07/09/vaiail-cohousing-per-unire-giovani-anziani-e-chi-ha-disabilita_ec7f38af-a3b5-481e-8065-ff9990c6eee4.html

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